Samsung Wemogee: la prima app di messaggistica istantanea per persone affette da afasia

Samsung introduce Wemogee, un’applicazione gratuita da rivolgersi all’attenzione di tutti i pazienti afasici. Ecco la nuova iniziativa Samsung.
Samsung wemogee
Con Samsung Wemogee i pazienti affetti da afasia potranno finalmente esprimersi liberamente.

Samsung Electronics Italia, in stretta collaborazione con Leo Burnett Italia, ha annunciato la prima applicazione al mondo gratuita di messaggistica istantanea indirizzata ai pazienti affetti da afasia. La nuova app si chiama Samsung Wemogee, e consente a tutti coloro che sono affetti da disturbi di comunicazione verbale di esprimersi attraverso un sistema che consente di comunicare idee, emozioni ed attività.

Il nuovo prodotto sarà disponibile in forma completamente gratuita a partire dal prossimo 28 Aprile 2017, tramite il canale ufficiale di distribuzione Android del Google Play Store o Galaxy Apps Store, così come per device iOS per smartphone e tablet.

Si tratta di un’applicazione che trae origini dall’esame di un fenomeno che, ad oggi, affligge oltre 3 milioni di persone al mondo, delle quali ben 200.000 solo in Italia. Una patologia decisamente complessa, la quale comporta una perdita delle capacità di comprensione ed espressione del linguaggio. Una patologia decisamente debilitante, derivante da disturbi specifici legati a traumi ed attacchi di tipo ischemico ed emorragico.

Samsung wemogee
Con Samsung Wemogee i pazienti affetti da afasia potranno finalmente esprimersi liberamente.

Un disturbo che, quindi, ha gravi ripercussioni sulla vita dell’individuo e che comporta inevitabilmente un certo distacco sociale ed emotivo. Con questa nuova app, invece, le distanze vengono colmate, a favore di un sistema che garantisce la traduzione testo-emoji e viceversa.

Il sistema di traduzione dei vocaboli, realizzato con la collaborazione della Dottoressa Logopedista e Docente presso l’Università degli Studi di Milano, Francesca Polini, comprende un database di 140 frasi legate al bisogni primari ed alla sfera affettiva. Frasi ideate secondo una sequenza logica di emoji, e suddivise in 6 macro aree di riferimento (vita quotidiana; mangiare e bere; sentimenti; aiuto, attività ludico-ricreative, ricorrenze e celebrazioni).

Il funzionamento è piuttosto basilare. L’utente sceglie ciò che vuole comunicare tramite una serie di opzioni visive, ed invia la sequenza di emoji all’utente non afasico. Il destinatario riceve il messaggio sotto forma di testo e risponde utilizzando il classico sistema di scrittura. Il meccanismo si ripropone, in modo del tutto automatico, in maniera inversa verso il destinatario afasico, che riceverà pertanto la comunicazione sotto forma di semplici emoji.

Si tratta di un sistema di indubbia efficacia ed affidabilità, da utilizzarsi anche in scenari riabilitativi, grazie a funzioni che consentono di visualizzare su un unico device la frase selezionata, sia essa in forma di emoji che testuale. Che cosa ne pensate di questa nuova iniziativa? Spazio a tutti i vostri commenti.

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