WQHD, QHD, 2K, 4K, UHD, Premium UHD: la guida definitiva alle risoluzioni dei televisori

Le sigle che identificano la risoluzione dei televisori continuano a cambiare. Ecco la guida definitiva per orientarvi nella selva degli standard TV
Samsung QLED TV CalMAN
Samsung QLED TV riceve il supporto software CalMAN per la calibrazione automatica dei pannelli

Volete comprare un TV nuovo ma non riuscite a capire il significato di tutte le sigle che circolano intorno ai nuovi modelli? Questa guida è pensata per voi, se volete riuscire a capire come funzionano le risoluzioni dei Tv e dei Monitor, o quale è la differenza tra Hd, Full Hd, Qhd, WQhd, e 4K, siete nel posto giusto. Ma partiamo dalle basi.

Cos’è la Risoluzione

La risoluzione dell’immagine

Partiamo subito con il primo concetto da chiarire. Da anni siamo abituati a chiamare con lo stesso termine due cose distinte. Parliamo di “risoluzione” quando parliamo dei DPI, ovvero dei punti per pollice che compongono un’immagine. Immaginiamo ora di scomporla come se fosse un mosaico, dove i Pixel saranno le tessere che la compongono. Più tessere ci saranno all’interno di un centimetro quadrato (pollice), più queste saranno piccole, e di conseguenza sarà alta la definizione. Per amor di didascalia quindi ripetiamo i concetti:

  • La risoluzione indica il grado di qualità di un’immagine.
  • La risoluzione misura la densità dei pixel che compongono un’immagine digitale, identificando un valore PPI (pixel per pollice)
  • Più sono piccoli i punti, più quantità di essi compongono un pollice quadrato, identificando un valore DPI (punti per pollice

 

La risoluzione del segnale

Questo è un parametro che in molti trascurano, dimenticandosi che un bel televisore che riproduce una scarsa immagine non servirà ad altro che a farvi vedere una schifezza. La vedrete bene, ma sarà comunque una schifezza.

Ricapitoliamo brevemente le caratteristiche delle sorgenti video più diffuse:

Televisione digitale terrestre

Trasmette in Pal, uno standard video che ha quasi 50 anni, da sempre utilizzato come standard per le nostre televisioni. La TV Digitale terrestre trasmette ad una risoluzione di 768×576 pixel, che viene poi stirata a per adattarsi alla forma rettangolare dei televisori. I canali HD invece trasmettono a 1920×1080 pixel.

DVD

Anche se è collegato al TV con un cavo HDMI, il segnale DVD ha una risoluzione di 768×576 pixel, coerentemente allo standard PAL.

Blu Ray

Supporto fisico nato apposta per memorizzare un segnale HD 1920×1080 pixel.

Blu Ray 4K

Come sopra, ma con un segnale che varia dai 2K 2560×1440 pixel, all’UHD 3849×2160. In questo caso dovete fare attenzione, perchè all’alba dei Blu Ray 4k, alcuni produttori hanno messo in commercio dei lettori in grado di leggere un disco UHD, ma che trasmettono comunque un segnale HD al televisore, degradando quindi il segnale. Verificate sempre quindi le specifiche dei lettori prima di acquistarli.

TV Satellitare

Analogamente al Digitale Terrestre, la TV satelittare trasmette in formato PAL 768×576 pixel, ma anche in HD 1920×1080 pixel laddove specificato. Col nuovo decoder di Sky dovrebbero arrivare le trasmissioni in UHD a 3840×2160, ma non ci sono ancora notizie certe.

Streaming

I canali di streaming video, come Netflix o la versione online di Mediaset Premium, offrono risoluzioni fino a UHD 3849×2160.

La risoluzione dello schermo

Mantenendo la metafora relativa al mosaico, il termine “Risoluzione dello Schermo” identifica il numero di tessere (ovvero il numero di pixel) contenuti nello schermo. Se abbiamo una capacità di 1024×768 pixel, questo avrà 1024 pixel in orizzontale, e 768 pixel in verticale. Tutta la superficie dedicata all’immagine generata dal TV o dal Monitor in questione, sarà composta da 1024px x 768px = 786.432px. In altre parole, se vi trovate davanti ad un monitor vintage, avete di fronte a voi un mosaico di 786.432 tessere.

Distanza dallo Schermo e risoluzione

Ecco un altro argomento su cui esistono tantissimi punti di vista e nessuna verità. A prescindere dalle tematiche relative alla salute, che meriterebbero una guida a parte, la distanza dallo schermo è un fattore fondamentalmente soggettivo, ma con una base tecnica.

Se c’è un motivo per cui non guardate il televisore tenendolo attaccato al naso, il primo fra tutti  risiede nel voler vedere un’immagine, e non una serie di cubetti colorati che lampeggiano.

Poiché la qualità visiva è determinata dall’occhio umano, un qualsiasi standard di risoluzione definirà come ogni fattore umano influenza la qualità visiva dei contenuti, dal 3D all’ UHD

Da un punto di vista fisiologico l’occhio umano non può percepire più di 600 punti per pollice alla distanza minima di messa a fuoco (circa 6cm in un soggetto sano).

La densità in pixel di un Televisore 4K di dimensioni pari a 50″ è di 88pixel per pollice, pertanto già ad una distanza di 45cm avrete una densità di pixel tale da non poter visualizzare le separazioni tra i Pixel. A due metri di distanza, almeno per quanto riguarda la questione risoluzione, non riuscireste a notare la differenza tra un pannello 4K ed un Full HD.

Il calcolo della distanza massima invece dipende tantissimo da voi, e soprattutto dalla vostra vista. Per capire la distanza a cui state cominciando a perdere dettaglio, proseguite la lettura.

Risoluzione dello Schermo contro Risoluzione dell’immagine

Partiamo con due regole semplici:

  • Con risoluzione dello schermo costante, all’aumentare della dimensione non cambia la risoluzione dello schermo
  • Con risoluzione dello schermo costante, all’aumentare della dimensione diminuisce la risoluzione dell’immagine

Non vedo la vostra faccia ma siete già disorientati, me lo sento. Ve la spiego meglio.

Immaginate di avere un mosaico, composto da 20×10 tessere, in totale 200, 100 tessere in per metro quadro. Il mosaico è sulla vostra parete, e misura due metri per un metro. Ora, se voi osservate vicinissimo il mosaico, vedete solo le tessere, e dovete allontanarvi circa un metro per vedere l’immagine raffigurata nella sua completezza.

4k hd differenze

Immaginiamo ora per magia di ingrandire di colpo il mosaico, raddoppiando la dimensione di ogni singola tessera: in questo caso avrò un’immagine grande il doppio, 4 metri per 2 metri, ma la risoluzione della mia immagine sarà la metà, perchè avendo sempre 200 tessere ne avrò 50 per metro quadro. Il risultato quindi sarà quello di dover raddoppiare la distanza per godere della mia immagine, allo stesso modo di quando il mio mosaico era più piccolo.

Come scegliere la risoluzione di un televisore, in base alla vostra distanza da esso?

dapprima segnatevi questi concetti:

  • Un televisore o monitor più grande, non è necessariamente più performante o utile.
  • Se il vostro televisore si trova troppo distante dai vostri occhi, una risoluzione alta potrebbe essere inutile.
  • Dovreste decidere dimensione e risoluzione del vostro televisore in base a dove lo installerete, ovvero in base a quanto spazio risiede tra lo schermo del TV ed il punto esatto dei vostri occhi, (che immagino saranno all’incirca a 15 cm dallo schienale del divano)

In merito a quest’ultima affermazione è importante considerare una legge molto importante, che afferma che al raddoppiare della distanza dallo schermo, si dimezza la risoluzione percepita. Quindi se dovete installare il vostro televisore molto lontano dal divano o dal letto, potrebbe essere meglio investire in un pannello FullHD da 60″, che non in un 4K UHD da 42″.

Cerchiamo di essere più precisi, e vediamo cosa vogliono dire i vari simboli che trovate sui prodotti

Qual’è il significato delle sigle standard della risoluzione dei televisori?

Come spiegato fino ad ora, ogni schermo è composto da un “mosaico” di Pixel. Tutte le sigle standard che vedete esposte non identificano altro che la quantità dei pixel, ovvero delle tessere che compongono questo mosaico. Attenzione però che in alcuni casi ci possono aiutare anche a capire il formato dell’immagine del nostro monitor.

HD Ready

Difficilmente vedrete uno Smart TV con questa sigla. I televisori HD Ready erano televisori in grado di visualizzare un segnale full HD, sacrificando però in parte la qualità; in realtà la sigla “HD Ready” era stata creata per vendere i pannelli più vecchi nel periodo in cui i televisori HD sono arrivati sul mercato. Il mio consiglio è di evitarli in ogni caso.

La presenza del logo HD Ready su un apparecchio è di fatto una condizione sufficiente ma non necessaria per visualizzare i segnali provenienti da sorgenti HD su uno schermo.
Ne sanno qualcosa i possessori dei moltissimi Tv al Plasma in bassa definizione con 480 linee che, pur non potendo rispettare le richieste della EICTA, sono in grado di visualizzare i segnali HD con un sensibile aumento della qualità delle immagini
Chiaramente il discorso non vale per tutti i modelli, ma moltissimi prodotti in Bassa Definizione sul mercato sono compatibili con i segnali 720p e 1080i e con la protezione HDCP. La qualità ottenibile non sarà quella di un pannello HD, ma la differenza rispetto alla visualizzazione di un segnale in bassa definizione è comunque molto evidente.

PROTOCOLLO HDCP

Come fare senza HDCP?
Il problema più grosso lo devono affrontare coloro che per primi hanno investito nelle tecnologie dei prodotti in alta definizione e che oggi rischiano di non vedere i contenuti trasmessi in HD (per esempio SKY) per via dell’assenza della compatibilità con il protocollo HDCP
Ad oggi non esistono in commercio prodotti in grado di eliminare la protezione HDCP in formato digitale (operazione che risulterebbe illegale) e l’unica strada da percorrere è quella di convertire i segnali digitali in segnali analogici (Component o RGBHV) mantenendo il formato in alta definizione.

Su questo tema è necessario però prestare molta attenzione, sia per via della effettiva capacità dei convertitori di garantire un risultato di qualità, sia per via di possibili incompatibilità tra i segnali convertiti e quelli gestibili in ingresso dai display (problemi di risoluzioni o frequenze non supportate). 
Meglio quindi fare attenzione e, se possibile, provare direttamente con il proprio apparecchio video il corretto funzionamento del collegamento prima di procedere all’acquisto.

Dimensione in Pixel: Risoluzione nativa pari o superiore a 720 linee in modalità widescreen 16:9 – 1024×768
Utilizzo ideale: Televisione

Full HD

Primo standard riconosciuto, visualizza perfettamente e senza perdere definizione un segnale HD, come quello di un Blu Ray o di un video HD.

Dimensione in Pixel: Risoluzione nativa pari o superiore a 1920×1080
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

WUXGA

Risoluzione usata soprattutto sui monitor professionali per utilizzo grafico e fotografico, decisamente poco utilizzato in ambito televisivo per via del rapporto tra altezza e larghezza di 16:10, distante dal formato tradizionale per le immagini.

Dimensione in Pixel: 1920×1200
Utilizzo ideale: Grafica e fotografia

QHD

Altra risoluzione “anomala”, soprattutto utilizzata nei tablet.

Dimensione in Pixel: 2560×1440
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

WQHD

É stata la risoluzione “di mezzo” nel passaggio tra il Full HD ed il 4K; quasi impossibile trovarla su di un televisore domestico, mentre ci sono molti cellulari che hanno questa risoluzione.

Dimensione in Pixel: 2560×1600
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

UHD, Ultra HD (4K)

Identificata, erroneamente (più sotto vedremo perchè), come 4K. Se state pensando ad un televisore 4K, questa è la risoluzione che state cercando.

Dimensione in Pixel: 3840×2160
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

 

UHD Premium ™

Preparatevi ad essere spazzati via dalla risoluzione 4K (Ultra HD), il più recente formato ad alta risoluzione4K Ultra HD Premium di UHD Alliance identifica le specifiche in una vasta gamma di funzioni che soddisfano o superano livelli di prestazione rigorosi per la risoluzione (4K – 4 volte più nitidi di HD) (HDR – brillanti brights, darks più profondi) ed un più ampio spettro di colore (colori più vivi), insieme a raccomandazioni per l’audio immersive (suono multi-dimensionale).

 

UHD+ (5K)

Anche questa è una risoluzione anomala, che possiamo trovare soltanto negli iMac della Apple. La qualità è sicuramente alta, ma non aggiunge praticamente nulla ad un buon monitor 4K (in altre parole, non vale da solo l’acquisto di un iMac).

Dimensione in Pixel: 5120×2880
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray, Computer

FUHD (8K)

Anche in questo caso 8K è una denominazione errata per molti motivi, in ogni caso questa è la risoluzione che prenderà il posto degli attuali 4K (probabilmente quando le vendite dei televisori si abbasseranno, e le case produttrici avranno nuovamente bisogno di spingere sulla novità). Gli 8K ci permetteranno di avere televisori sempre più grandi da poter guardare stando sempre più vicini.

Dimensione in Pixel: 7680×4320
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

QUHD

É la più alta risoluzione  mai testata, possiamo identificarla come 16K. Se non siete un’università od un centro ricerche difficilmente potrete avere la possibilità di acquistare uno schermo simile.

Dimensione in Pixel: 15360×8640
Utilizzo ideale: Televisione, Pay TV, Home Cinema, Visualizzazione Blu Ray

Risoluzioni Cinematografiche

E qui vediamo perchè quello che abbiamo letto fino ad ora è sbagliato: i 4K dei monitor e dei televisori, così come dei cellulari, non sono i veri 4K ma un adattamento, scelto per semplificare la produzione, del segnale reale. 2K, 4K e 8K infatti nascono con precise esigenze cinematografiche, sigle che sono poi state riadattate per l’utilizzo casalingo. Vediamole nel dettaglio:

2K

La maggior parte delle sale di proiezioni attrezzati in digitale ha un proiettore a questa risoluzione; se state valutando un proiettore da home cinema questa è una scelta più che adeguata (nel Natale 2015 per fare Video Mapping sulla facciata del duomo di Milano sono stati utilizzati due proiettori con questa risoluzione).

Dimensione in Pixel: 2048×1080
Utilizzo ideale: Cinema

4K

Le sale con schermi più grandi possono contare su una risoluzione maggiore, per immagini più definite; anche qui la dimensione in pixel è differente rispetto a quella televisiva.

Dimensione in Pixel: 4096×2160
Utilizzo ideale: Cinema

8K

Non ci risultano sale cinematografiche che utilizzano risoluzioni di questo tipo; proiettori di questo genere però vengono utilizzati per i planetari, o per altre applicazioni professionali.

Dimensione in Pixel: 8192×4320
Utilizzo ideale: Planetario, Video Mapping

IMAX

Come i più appassionati di voi sapranno, IMAX è un proiezione che integra video di alta qualità, spesso in 3D, poriettato su schermi di grandi dimensioni e leggermente ricurvi, accompagnato da un sonoro estremamente immersivo. IMAX identifica soprattutto un sistema di ripresa, che utilizza pellicole con una superficie di 4 volte quella delle cineprese tradizionali. Per riuscire a rendere un tale livello di dettaglio in proiezione, i proiettori digitali IMAX proiettano in 2K, e solo in alcune sale particolarmente grandi in 4K.

Dimensione in Pixel: 2048×1080 e 4096×2160
Utilizzo ideale: IMAX

Nota a margine

La domanda è spontanea: perchè al cinema con una risoluzione così bassa ho comunque un’immagine più bella di quella casalinga? La risposta sta nella profondità di colore: al cinema il segnale è molto più definito, e l’immagine è codificata a 48bpp (bit per pixel), mentre i dispositivi casalinghi lavorano con 24bpp. Mettetevi il cuore in pace, per riprodurre questi tipi di file video, avrete bisogno di server e proiettori appositi, con costi decisamente non orientati al mercato consumer.

Curiosità: Chi classifica le sigle dei TVSMPTE è il principale organismo di sviluppo standard.

Da più di 100 anni gli ingegneri delle principali aziende di media e fornitori di tecnologia collaborano con SMPTE per creare complessi set di istruzioni che permettono a tutti i sistemi chiave, dalle videocamere utilizzate per registrare i filmati, ai display su cui vengono trasmessi i programmi finali. E’ così che noi possiamo visualizzare i media su qualunque schermo, ovunque, alla massima qualità possibile per un’esperienza di visione senza pari, che sia nel cinema, in uno stadio, in casa o su un dispositivo mobile.

Conclusioni

Se avete letto questo articolo fino in fondo, molto probabilmente vorrete cambiare televisore.

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