Si è fatto un gran parlare di memorygate nelle scorse settimane, un caso che riguarda Samsung e le “memorie bugiarde” dei suoi terminali. Le lamentele degli utenti riguardano i device venduti fino al dicembre del 2014 per essere esatti, le memorie di questi device risultavano occupati circa per un terzo da app e sistema operativo.
La replica degli utenti non si è fatta attendere e l’associazione Altroconsumo nel 2016 ha denunciato la condotta dell’azienda sud-coreana. Una bella gatta da perlare per Samsung, che stamattina ha ricevuto un’altra doccia fredda. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Samsung ha presentato reclamo contro la class action presentata da Altroconsumo circa i dati “bugiardi” riguardo le memorie interne dei dispositivi. Proprio oggi però il Tribunale di Milano ha rigettato il reclamo, confermando l’ordinanza del 10 novembre scorso.
Azione di classe ritenuta ammissibbile dunque, Altroconsumo ha espresso la propria soddisfazione attraverso le parole di Ivo Tarantini che considera la decisione del Tribunale una “vittoria in favore dei consumatori”.
La raccolta delle adesioni partirà il primo luglio, scadenza fissata al 28 novembre 2017. Altroconsumo chiede il riconoscimento di un rimborso per gli utenti, in ballo c’è una cifra che arriva fino a 304 in base al modello in possesso dell’utente.
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