Samsung Galaxy X in sviluppo: iniziano i test per il primo smartphone pieghevole

Samsung Electronics ci ha resi partecipi, nel tempo, di importanti rivoluzioni e stravolgimenti estetici nel comparto smartphone. Gli ultimi Galaxy S8, ed i loro display Infinity Edge, hanno di certo contribuito a farsi un’idea della naturale evoluzione del comparto smartphone.

A breve, comunque, il settore della telefonia mobile potrebbe conoscere un sostanziale stravolgimento, a seguito della commercializzazione dei primi device con schermo pieghevole, già in fase di testing presso i laboratori Samsung. 

Entro la fine dell’anno, infatti, la software house sudcoreana conta di introdurre le sue prime soluzioni con display pieghevole. Un debutto che, vista la prematurità del progetto, non coinciderà ovviamente con la piena commercializzazione dei terminali, ma forse con un’anteprima di presentazione ed un mercato riservato a pochi eletti, che potranno testare da vicino le ultime innovazioni disponibili.

Stiamo parlando del tanto discusso Samsung Galaxy X, uno smartphone che dovrebbe consentire un completo controllo fisico della dimensione del display ed un’adattabilità che consentirà di adoperare i terminali seconda preferenze.

Un’idea che abbiamo avuto modo di sperimentare in anteprima dai numerosi disegni di brevetto susseguitesi nell’ultimo biennio. Sistemi aventi componenti specifici e meccanismi in grado di garantire l’apertura e la chiusura dei terminali in sicurezza. Sistemi ora al vaglio della società, che ha iniziato a disporre le prime fasi di testing a porte chiuse su un migliaio di unità.

Si tratta di test volti, quindi, ad accertare la reale affidabilità dei prodotti nel tempo ed eventuali difetti di produzione, che potrebbero compromettere la stabilità e l’integrità degli organi di visualizzazione, ora sottoposti a continui stress fisici.

Prima di poter accertare un mercato di distribuzione di massa occorreranno almeno un paio d’anni. Vi piace l’idea di uno smartphone pieghevole, o vi sembra un progetto fin troppo azzardato? A voi l’ultima parola.

FONTE