Samsung Electronics ha introdotto le tecnologie di scansione dell’iride sin dai tempi degli sfortunati Galaxy Note 7, ricalcando le orme di competitor come Lumia 950XL. Una tecnologia che, a ragione del preventivo ritiro dei phablet dal mercato, avrà modo di essere apprezzata da vicino soltanto con gli ultimi Galaxy S8 e che, rispetto alle soluzioni Nokia riportano il valore aggiunto di una tecnologia rinnovata e con utilizzo ad ampio raggio non soltanto per il mercato smartphone
A quanto pare, infatti, la società non sembra intenzionata a rivolgere l’utilizzo di questi sistemi in via esclusiva per il comparto smartphone, e conta invece su una più ampia implementazione che consenta di sfruttare i benefici di un sistema di scansione efficace e sicuro nella vita di tutti i giorni, dalla sanità ai viaggi, sino alle applicazioni per l’Internet delle Cose.
Di fatto, i dati indicano come l’impronta del fondo oculare riporti i caratteri dell’unicità, e come questa non sia facilmente replicabile, al contrario di sistemi di sicurezza biometrici basati sullo scanning delle impronte digitali. Questa forma di autenticazione biometrica di ultima generazione, quindi, consente di apportare una “firma unica e non replicabile”.
Il video che segue mette in evidenza le intenzioni di una società disposta a tutto pur di introdurre sistemi indubbiamente sicuri e di più facile accessibilità per l’utente. Vi lasciamo, quindi, con il video che spiega tutte le potenziali applicazioni future della tecnologia Samsung IRIS Scan.