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Smartwatch con doppio display: ecco l’ultimo brevetto depositato da Samsung

Samsung ha brevettato negli USA uno smartwatch munito di doppio display. Al tradizionale display tondo se ne aggiunge uno più piccolo posto nel perimetro.

Samsung negli ultimi giorni ha fatto parlare di sé principalmente per Galaxy S8, ma sono tante altre le grandi novità in arrivo. Vi abbiamo parlato dell’interessante progetto Galaxy X e dei nuovi QLED TV, ma qualcosa di grosso potrebbe accadere presto anche sul fronte smartwatch.

E’ notizia di queste ore un brevetto depositato presso l’ufficio statunitense a metà del mese scorso, una tecnologia in grado di far segnare un cambio di passo netto al mercato dei device da polso. Non uno, bensì due display per rendere lo smartwatch un device ancora più funzionale. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Samsung reinventa lo smartwatch

Il documentato depositato allo U.S. Patent & Trademark Office a metà marzo potrebbe essere uno dei tanti brevetti destinati a restare in un cassetto, ma l’idea di base sembra in grado di dare una scossa al mondo degli smartwatch, che fino a ora non è riuscito a mantenere tante promesse.

Una tecnologia in grado di cambiare il modo in cui vengono concepiti i dispositivi al nostro polso, Samsung conferma la propria attenzione in materia di schermi. Come potete vedere dalla foto, abbiamo il tradizionale schermo dell’orologio, di forma rotonda, la novità è rappresentata da un altro display OLED che va a occupare il perimetro.

Parliamo di circa una decina di pixel, dunque uno spessore ridotto, ma tanto basta per aggiungere informazioni extra che possono essere consultate in qualsiasi momento, magari quando lo schermo principale è in stand-by. Immaginiamo questo spazio come ideale per notifiche o notizie su tempo e traffico ad esempio.

Il documento infatti suggerisce l’utilizzo del display secondario per funzioni base come calendario, orologio e traccia musicale in riproduzione. In questo modo non c’è bisogno di svegliare lo smartwatch per svolgere ogni operazione, una tecnologia che potrebbe avere grande impatto sull’autonomia della batteria. Che ne pensate?

Paolo Bardelli

Laureato in comunicazione di massa e da sempre appassionato di scrittura, scrive per professione da un decennio. Tante le collaborazioni nel corso degli anni, tra carta stampata, radio e internet. Innamorato della tecnologia, non dimentica il viaggio che nell'arco di un paio di decenni ci ha portato dagli 8 bit alla realtà virtuale. E il meglio deve ancora arrivare...

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